La concezione della simultaneità, espressa in pittura dal futurismo, ha inferto un duro colpo all'antropocentrismo
tradizionale e iconico, spostando il centro di gravitazione dell'uomo nelle zone inesplorate del profondo e del
cosmo.
Da qui il riesame dello spazio, che circonda l'uomo, da parte della pittrice Doriana Onorati, la quale sposta l'osservazione
dall'interno verso l'esterno, esplorando l'inconscio attraverso le molecole vorticanti nello spazio cosmico.
Infatti, con la mostra aperta nei locali della "Grafica Campioli" di Monterotondo, Doriana Onorati prefigura
una nuova dimensione per l'uomo, staccata < da ogni nostalgia terrestre, per raggiungere universi fino ad allora
sconosciuti, in pieno dramma cosmico >, come veniva teorizzato da Trampolini nella poetica futurista.
Con queste tele Onorati realizza una visione simultanea e aniconica, riconducibile al ciclo pittorico dell'idealismo
cosmico e in cui l'uomo mostra di prediligere la tendenza a salire verso l'alto, oltre i limiti del possibile.