Doriana La scultrice Doriana aveva appena concluso per malizia e per la fede di Dioniso e dei Papi la dolcissima forma di una ragazza già un poco matura, ma trionfale tuttavia ancora per il pieno corpo e i biondi e quieti capelli: aveva aperte le cosce, un poco troppo, perché forse dietro c'era un bambino oppure un vecchio voglioso: pietra o gesso o la più mordiba creta o, a guardare meglio, era la carne liscia, candente, così calda e tenera, se l'accarezzi nel culmine del giorno d'ottobre, che è ancora vera estate se tu la credi tale per virtù dell'arte creatrice della vita, perché è di Dio nepote. |