Un istante ho rubato
alla profondità dei tuoi occhi.
Benedicente
la tua mano rugosa
si inarca
sulla mia fronte madida.
Goccia d'infinito
che plasma
la totalità del nulla.
Forza infinita
che origina
dal mare penoso dell'umanità
e come gemma preziosa
squarcia il dolore
con la potenza divina
dell'Amore.
Fendi o Madre
gli spazi vitali
della mia mente,
dove ali d'orgoglio
e di superbia
imprigionano l'umiltà
dello spirito,
lascia sgorgare
getti di pietà
che risanino
la mia coscienza
e trasfondi
la tua capacità d'amare
nelle tenebre
della vacuità terrena.
Doriana Onorati